Marijuana light storia infinita

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Raccontiamo l’inizio dell’attuale marijuana legale

Partiamo dal nome cannabis, in latino, tradotto come marijuana in spagnolo, che diventa certamente il più diffuso nel mondo, attualmente in Italia si parla molto di marijuana light cioè di quella variante che identifica una varietà di marijuana legale che rispetta i termini di legge.

Si perde nelle notte dei tempi il significato del nome della cannabis ed è strettamente legata a varie forme di proibizionismo su cui tanto si è dibattuto e tanto, ancora, si dibatte. Quando si parla di proibizionismo la mente va subito agli alcolici, in un certo senso, non è sbagliato. Tale termine è divenuto famoso ed è intrecciato alla storia degli Stati Uniti nel periodo tra gli anni ’20 e i primi anni ’30. Sull’onda di un certo puritanesimo il Governo USA, esattamente nel 1919, emanò il famoso XVIII emendamento che rese ufficiale la proibizione, appunto, di produrre, vendere e trasportare alcolici. Vi chiederete cosa c’entra a questo punto l’alcool con la canapa? Ora ci arriviamo, perchè il passaggio da quel concetto di proibizionismo a quello riguardante la cannabis o marijuana è, forse, reso più chiaro dal fatto che entrambi nascono da un’impostazione politica e ideologica per cui certe sostanze sono dichiarate nocive. Questo ha riguardato anche la marijuana a partire da un certo punto della sua storia. In pratica gli stati si ritengono (giustamente o meno non sta a noi dirlo) responsabili della protezione dei cittadini e della società dall’uso conseguente di determinate sostanze. A livello teorico il proibizionismo limita, per motivi di ordine pubblico e salute, una buona parte di libertà individuale.

Una lunga storia quella della marijuana light, iniziata davvero moltissimi anni fa e che ha portato l’evoluzione di questa pianta fino alla marijuana legale che conosciamo oggi. Dicevamo comunque che la storia della cannabis è lunghissima e vedremo perché. Intanto si può dire che si tratta di una pianta che ha, tra le sue caratteristiche, quella di essere nello stesso tempo una droga e una fibra. Proprio questa sua duplice natura ne può, in parte, spiegare il motivo per cui risalga ad oltre 10.000 anni fa la sua coltivazione. In alcune popolazioni dell’Asia veniva utilizzata anche per scopi medici e rituali. Pare che anche gli Ariani ne facessero uso e siano stati i responsabili della loro diffusione tra gli Assiri e tra alcuni popoli dell’India. Vi sarebbero tracce letterarie di questo, pare, anche nei testi Veda. Secondo un articolo di un sito specializzato in argomenti dedicati all’Asia ed all’Oriente c’è anche un antichissimo trattato di farmacologia cinese che fa riferimento alla cannabis per uso medico; e siamo nel lontano 2737 a.C. Ma anche nomi come Plinio o lo stesso Marco Polo riportano testimonianze dell’uso della cannabis fin da tempi molto antichi. La cannabis dovrebbe essere stata introdotta in Europa attorno al 500 a.C. dando vita, nel tempo, ad una coltivazione decisamente estesa e massiccia, anche per la produzione di capi di vestiario; seppure non fosse certo disdegnato il suo utilizzo anche come sostanza dalle proprietà psicoattive. Come abbiamo potuto riscontrare nel nostro veloce excursus storico, quella della marijuana light è davvero una storia incompiuta e senza tempo, di quelle che iniziano con “c’era una volta…” e che speriamo possa terminare con la miglior fiabesca frase: “…e vissero tutti felici e contenti”.

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