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Come sarebbe cucinare con la marijuana light

Sì, la cannabis accompagna la storia dell’uomo da millenni, come più volte abbiamo detto in tanti articoli. Per i tessuti, per la carta e per scopi medicinali, ma chi l’avrebbe mai pensato che si potesse usare la cannabis legale anche per cucinare? In alcune culture questo avviene già, la cannabis è un ingrediente consueto della loro alimentazione.

Partendo da un concetto molto semplice che: della pianta di marijuana non si butta via nulla, analizziamo ad esempio il seme della cannabis legale e cerchiamo di scoprire quali possibilità si potrebbero creare se fosse usato in cucina.

Piccolo, delicato e molto prezioso, i semi della cannabis sono ricchi, tanto per fare un esempio, di vitamina D e acidi grassi essenziali. La vitamina D è quella fondamentale per l’assorbimento del calcio nelle ossa, mentre i grassi essenziali, come l’Omega 3, hanno una benefico effetto nella prevenzione di alcune malattie cardiache. Sono ricchi anche di carboidrati, vitamine A, E, B e sali minerali come ferro e fosforo. L’olio di marijuana light
presente in una percentuale che può arrivare al 30% nei semi di canapa legale, è composto per quasi il 75% di acidi grassi polinsaturi (acido linoleico). Questo, se fosse assunto in una giusta dose è considerato un aiuto per il ricambio cellulare. Un altro componente, presente è l’acido linolenico, che aiuta invece il ricambio dei lipidi. Sia l’olio sia i semi di cannabis decorticati danno il meglio di sé se non vengono usati previa cottura.

Chiaro che parliamo ancora di una questione futura, di come sarebbe poter cucinare sfruttando i benefici della marijuana light. Immaginate una cucina naturale che porterebbe moltissimi benefici al nostro organismo Sarebbe bello che, quando si parla di cannabis o marijuana legale, venisse anche detto, fuori da ogni ideologismo, che i semi di queste piante sono ingredienti fondamentali della cucina naturale. I semi, oltre a quanto sinteticamente detto prima, sono quelli con il valore nutrizionale più elevato tra i semi oleosi. Oltre a tutto ciò hanno anche un effetto positivo sulla stessa terra in cui crescono perché non necessitano di pesticidi. È il loro guscio che ne mantiene conservati olio e vitamine. Un solo seme di cannabis ha dentro di sé tutti gli aminoacidi di cui necessitiamo e sappiamo quanto essi siano fondamentali per la sintesi delle proteine e per il corretto funzionamento del sistema immunitario.

In cucina questi semi potrebbero davvero fare la differenza, soprattutto in funzione dei ritmi di vita attuali, frenetici e che molto spesso non ci permettono di seguire delle diete equilibrate e ricche di tutti quegli alimenti salutari per la nostra salute. Nel caso dei semi di marijuana light e dell’olio di cannabis, riusciremmo davvero, con un solo alimento a dare una grossa mano al nostro corpo e probabilmente a vivere in maniera più sana.

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