Legalizzare la marijuana light questione di buon senso

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Serve coraggio per cambiare il pregiudizio creato sulla canapa light

Coraggio è davvero questa la parola d’ordine principale. Il primo maggio è appena trascorso, probabilmente la giornata in cui più di tutte si sente esclamare, urlare questa parola.

Anche il mondo della marijuana light ha bisogno di spavaldi eroi, di paladini senza macchia e senza peccato.

Diciamoci la verità, se pure con qualche “peccatuzzo” o “macchiolilna” l’importante è avere qualcuno che sappia e che possa portare ad un cambiamento nel settore.

Marijuana light Vs il buon senso

Scherzi a parte quello che per anni abbiamo vissuto e che ad oggi ancora assistiamo, altro non è che una continua lotta tra la pianta di canapa light ed il buon senso.

Forse qualcuno non ha ancora capito che in questo particolare momento storico il buon senso e la marijuana light devono stare dalla stessa parte, non contrastarsi.

Gente, non s’è capito ancora che la canapa sta risanando diversi settori ed aiutando fortemente economie in seria difficoltà, quando viene legalizzata?

Il tutto nel pieno e totale rispetoo dell’ambiente…scusate se è poco.

Un business capace di attrarre multinazionali ed investitori.

Se L’Italia non si da una svegliata, rischia di restare al palo. E certo che sarebbe davvero uno smacco notevole, eravamo i secondi produttori a livello mondiale di canapa…prima che fosse bandita.

Marijuana Italiana …suona pure bene!

Non trovate? Appunto quanto anche l’assonanza tra queste due parole possa essere uno slogan, un ulteriore valore aggiunto per il made in Italy. Rischiamo di perdere un treno che difficilmente passerà nuovamente, semplicemente per un’atteggiamento miope e pericoloso di chi “vede” pregiudizi ideologici  sbriciolati ormai dalla scienza.

Non solo, mentre paesi come l’Uruguay, gli Usa, il Canada si preparano a quella che è stata definita la rivoluzione verde, noi facciamo fatica a concertare delle politiche lungimiranti e che possano incrementare lo sviluppo della canapa light nel pieno rispetto delle leggi, della salute e della natura.

Marijuna light in the word

Dicevamo che tanti paesi stanno attuando politiche di sviluppo delle coltivazioni di marijuana light, vediao un breve excursus.

USA: 10 stati in cui è pienamente legalizzata la cannabis e 33 in cui è legale quella medica.

Non solo, persino il presidente Trump ha recentemente firmato il Farm Bill, la legge che regola l’agricoltura ha legalizzato la coltivazione e commercializzazione di canapa e derivati a lilvello federale negli stati uniti.

CANDA: A livello ricreativo dal 17 ottobre scorso, anche il popolo canadese ha ufficialmente reso legale la marijuana light.

E’ interessante soprattutto un dato, il primo mese di legalizzazione ha fatturato 54 milioni di dollari canadesi (circa 36 milioni di euro). Niente male non vi pare?

Marijunan light in Europa

In Portogallo, dal 2001 è stato depenalizzato il consumo di tutte le sostanze stupefacenti per sconfiggere la piaga dell’eroina (davvero molto diffusa, purtroppo). Che in questo modo si è abbassata del 70 %.

In Olanda che da anni tollera la vendita ed il consumo di marijuna, si sta ragionando su una legge che regolarizzi la produzione.

La Spagna, vuole diventare il primo paese europeo a legalizzare la canapa, dopo un vuoto legislativo che non prevedeva come reato, il consumo di cannabis nei luoghi privati e che aveva dato vita alle Cannabis Social Club.

Più veloci di loro, in realtà, potrebbero essere i cittadini Lussemburghesi che, dovrebbero a breve indire una conferenza stampa per annuncuiare la legalizzazione della cannabis per scopi ricreativi.

La marijuana light in Italia

La situazione Italiana che regolamenta la canapa light o marijuana light, è stata ampliamente descritta in molti altri dei nostri articoli e non vogliamo in questa occasione ripeterci.

Ci limitiamo a constatare che realtà lontane ma, anche popoli vicini al nostro bel paese, si stanno adoperando per colmare vuoti legislativi, cercare soluzioni di buon senso perchè l’uso e la produzione di canapa light e dei suoi derivati sia possibile.

Vorremmo quindi che lo stesso buon senso fosse fautore (come nelle altre nazioni) della legalizzazione della cannabis e non vessillo di un’idea avversaria, che penalizza l’economia, la salute e la natura del popolo italiano.

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